Sailor Moon: le curiosità che forse non conoscevi

Sailor Moon è sicuramente uno degli anime che in Italia ha fatto più successo, ma sei davvero sicura/o di conoscere tutto quello che le riguarda? Scoprilo mettendoti alla prova con questo articolo =)




1 ) Sapevi che la primissima guerriera Sailor a combattere fu in realtà Sailor V e non Sailor Moon come tutti pensano? Infatti Naoko Takeuchi l’ha ideata prima di tutte le altre ed inoltre sia nell’anime che nel manga una volta che le guerriere fanno la conoscenza di Sailor Venus, lei stessa spiega che combatteva ancor prima delle altre, con appunto lo pseudonimo “Sailor V. 

2) Sailor Moon inizialmente era stata ideata per avere il colore dei capelli rosa, poi era stato scelto il colore argentato ma alla fine si scelse per il biondo che tutti conosciamo, questo per una semplice scelta di marketing in quanto il biondo attira e vende di più, ed effettivamente ha funzionato.

3) Inizialmente Naoko Takeuchi aveva in mente dei costumi molto diversi per le guerriere Sailor. Come sappiamo sono ispirati alle uniformi che vengono usate nelle scuole Giapponesi, ma come vi mostriamo qui nella foto quelli iniziali dovevano essere questi:

4) Sapevi che i nomi dei parenti di Bunny (Ovviamente in lingua giapponese) sono quelli reali di Naoko Takeuchi?  infatti l padre si chiama Kenji, la madre Ikuko e il fratello Shingo. Inoltre la migliore amica di Bunny, ovvero Nina, è il personaggio in cui cui si identifica Naoko Takeuchi.

5) Sapevi che Ami/Sailor Mercury nelle idee iniziali della Takeuchi avrebbe dovuto essere un cyborg in grado di alterare le dimensioni? Poi è stato l’editor della Takeuchi a suggerirle di renderla umana e l’idea di è rivelata vincente visto che è uno dei personaggi più popolari in Giappone.

6) Il fatto che Rea (Rei in originale) sia una sacerdotessa shintoista non è casuale, Naoko Takeuchi ha introdotto questo elemento proprio perchè un uomo nel percorso della sua vita l’ha spinta a seguire questa strada. 

7) Morea (Makoto in originale) nelle idee iniziali sarebbe dovuta essere una teppista col vizio del fumo. Idea accantonata ma che ha mantenuto l’elemento di ragazza forzuta ed indipendente. Inoltre avrebbe dovuto chiamarmi Mamoru, nome poi affidato a Milord (Tuxedo Kamen).

8) Marzio (Mamoru in originale), come sappiamo è il principe Endymion e possiede i poteri legati alla terra. La sua identità nascosta è quella di Tuxedo Kamen, ma nelle idee iniziali avrebbe dovuto chiamarsi  Mysterious 2098 Face, ovvero “l’uomo dai 2098 volti”.

9) Luna e Artemis li abbiamo sempre conosciuti come i gatti che aiutano le ragazze nelle loro missioni, ma chi ha letto il manga sa che in realtà sono due gatti alieni che vivevano sul pianeta Mau e sono in grado di prendere sembianze umane, ricordate Luna quando nel film della 3° serie diventa una ragazza umana? 

10) Prima di dedicarsi al fumetto, Naoko Takeuchi si è laureata in chimica, per questo Sailor Moon è pieno di riferimenti a gemme, elementi, metalli e minerali. Inoltre ci sono diversi omaggi all’astronomia e alla tecnologia: Ami possiede un avveniristico (per il 1992) mini computer e nella serie compaiono diversi congegni elettronici.

11) Naoko Takeuchi è una grande appassionata di moda e per molti degli abiti dei suoi personaggi si è ispirata a capi d’alta moda storici: il vestito bianco della principessa Serenity è il celebre Palladium di Christian Dior, pezzo da esposizione ispirato a una colonna di stile corinzio, la Lady Nera (la versione adulta e malvagia di Chibiusa) è vestita come la modella di una vecchia pubblicità del profumo Opium di Yves Saint LaurentChermesite, una delle Quattro Sorelle Persecutrici, sembra uscita da una sfilata di Thierry Mugler del 1992 e, in un’illustrazione presente in uno degli artbook di Sailor Moon, Setsuna Meiou (Sidia nella versione italiana), ovvero Sailor Pluto, indossa una creazione di Chanel del 1992, resa celebre da Naomi Campbell (e compare anche nel film di Pedro Almodóvar Gli abbracci spezzati, in cui a indossarla è Penelope Cruz).




12) Oltre alla tecnologia, moda e cibo, un’altra passione dell’autrice di Sailor Moon sono le auto di lusso: lei stessa ne possiede diverse e ha inserito molte macchine di prestigio anche nella sua opera. Nell’anime Mamoru guida un’Alfa Romeo SZ, mentre, in un’illustrazione di un artbook è a bordo, in veste di Milord, di una Porsche 962 LM. Heles (Haruka in originale), in alcune illustrazioni è al volante di una Ferrari 512 M, l’auto preferita dell’autrice, invece nell’anime guida diverse auto e moto.

13) Ricorderete sicuramente la gioielleria OSA-P che si vede già dalla prima puntata ed è gestita dalla mamma di Nina, migliore amica di Bunny. Ebbene il nome di questa gioielleria non è altro che un omaggio all’editor di Naoko Takeuchi, che si chiama appunto Fumio Osano, soprannominato Osa-P.

14) Naoko quando ha ideato le rovine del Moon Kingdom si è in realtà ispirata alle rovine della città di Palmira, che si trovano in Siria.

15) Negli anni 90 la messa in onda di Sailor Moon creò non pochi problemi: contrariamente a quanto accade in Giappone, dove all’interno di manga e anime vengono introdotti elementi più maturi e si educa il piccolo telespettatore alla differenza e alla diversità, in Italia cartoni animati e fumetti sono spesso considerati materiale adatto sopratutto ai bambini, come se non potessero capire. Per questo motivo le relazioni omosessuali di alcuni personaggi, così come la loro identità sessuale, all’epoca fecero scalpore. Allora furono apportate diverse modifiche e censure al cartone originale: la relazione tra Sailor Uranus e Sailor Neptune è stata trasformata in una forte amicizia, nonostante diverse scene facevano comprendere palesemente la loro relazione, mentre il sesso di alcuni personaggi è stato cambiato. Zoisite (Zachar) è stato trasformato in una donna per non far capire la sua relazione con Kunzite (Lord Kaspar), così come Occhio di Pesce, uno dei nemici della 4° stagione, trasformato in una ragazza per non rendere chiaro che si trattava in realtà di un uomo che ama vestirsi con abiti femminili. La controversia più difficile da affrontare è però quella delle Sailor Starlights, che, quando si trasformano, da uomini diventano donne: per spiegare il cambiamento, la sequenza della seconda trasformazione in Italia è stata modificata e la comparsa di guerriere donne giustificata con l’invocazione di fantomatiche “sorelle gemelle”. In parte alcune di queste censure sono state rimosse con le repliche a partire dal 2011, quando sono stare rimosse le censure video.

16) Fa strano sentirlo dire, ma Sailor Moon è quasi diventata una principessa Disney. Infatti nel 97 Variety pubblicò un articolo dove scrisse che la Disney era fortemente intenzionata ad acquistare i diritti di Sailor Moon per crearne un suo live action diretto da Stanley Tong, ma l’autrice Naoko non ha acconsentito e quindi non se ne fece nulla. 

17) Il film della quarta stagione di Sailor Moon, Sailor Moon Super S, avrebbe dovuto essere dedicato a Sailor Uranus e Sailor Neptune: Kunihiko Ikuhara, che ha diretto i film della seconda e della terza stagione, ha lasciato la serie animata dopo la fine di Super S, ma aveva una sceneggiatura pronta per il film, in cui Uranus doveva rubare un talismano a Sailor Moon per salvare Sailor Neptune, finita in un luogo chiamato The End of the World (la fine del mondo). Il film prevedeva una scena in stile rodeo con due Pegasus.

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18) Nel 1993 Sailor Moon è stato trasformato in un musical, il primo di una lunga serie, con tanto di musiche ispirate all’anime originale, per un totale di più di 800 repliche. Inoltre, nel 2003, è stato realizzato anche un live action, in cui le guerriere Sailor sono interpretate da attrici in carne e ossa, mentre i gatti Luna e Artemis figurano non come veri animali, ma hanno le sembianze dei peluche ispirati al cartone.

19) In un curioso musical di Sailor Moon, intitolato Transylvania no Mori, c’è una particolare guerriera Sailor chiamata Sailor Astarte, che viene dalla Transylvania. Può essere considerata ufficialmente una nuova guerriera sailor, nonostante esista solo in questa versione del musical.

20) Nel 1994 Sailor Moon poteva essere trasformato in un teen drama: la Toon Makers Inc., insieme a Bandai e Renaissance-Atlantic Entertainment, ha realizzato l’episodio pilota del remake americano di Sailor Moon, chiamato dai fans “Saban Moon” girato per metà in live action, quando le ragazze sono a scuola, e per metà in animazione, quando si trasformano in guerriere. Il progetto non piacque e non andò mai in porto.

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21) Naoko Takeuchi è sposata con un altro famoso autore di manga: Yoshihiro Togashi, creatore di Hunter x Hunter e Yu degli spettri.

22) I cognomi di Sailor Uranus, Sailor Neptune e Sailor Pluto sono Tenou, Kaiou e Meiou e significano rispettivamente: Imperatore del Cielo, Imperatore del Mare e Imperatore Oscuro, rispecchiando i loro poteri. I talismani delle guerriere, la Spada, lo Specchio e la Sfera, fanno invece riferimento a tre oggetti sacri della tradizione nipponica, che appartengono all’Imperatore del Giappone, donati alla famiglia reale dalla dea Amaterasu. La spada simboleggia il valore, lo specchio la saggezza e la sfera la benevolenza.

23) per le Sailor Starlights, le tre guerriere che compaiono nella quinta stagione, Naoko Takeuchi si è ispirata alla mitologia indiana e in particolare alla divina Trimurti, che riunisce tre aspetti del dio PrajapatiSiva, ambivalente, detto il distruttore, che simboleggia anche la sensualità e la fertilità (a cui è ispirata Sailor Star Fighter), Brahma, creatore del mondo, sapiente, detto l’insegnante degli dei (Sailor Star Maker) e Visnù, protettore del mondo che ristabilisce l’ordine morale (Sailor Star Healer).

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Si ringrazia MoviePlayer

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